Di nuovo le Icone, frammentate, ridotte a schegge da raccogliere e ri-assemblare.
Questa volta insieme alla musica, la musica di Eric Satie (1866 – 1925) eseguita sapientemente dal caro amico pianista Aleksander Rojc.
Sull’ironica porta di accesso allo spazio che ci ospita è scritta l’esortazione delfica “Conosci te stesso” un modo per riconoscere la nostra limitatezza e finitezza, nonostante la credenza di affidare all’Arte la sopravvivenza eterna.
Una sola serata espositiva. Una sola freccia scoccata. Così va fatto. Fugacemente.